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Vacanze estive un salto alla SUSE

openSUSE-Tumbleweed

Estate 2022: vacanze trascorse nel centro/est della Germania (oltre a una due giorni tra Rømø e Ribe nel sud della Danimarca). Il giorno prima del volo di ritorno fissato su Norimberga, ho costretto Barbara a farmi una foto all’ingresso della sede della SUSE.

SUSE-headquarters-Nürnberg.de
Frankestraße, 146 (terzo piano) – Nürnberg – Deutschland

La SUSE (nella rolling release openSUSE Tumbleweed) è la mia distribuzione GNU/Linux preferita. Nella primavera 2002 mi fu indicata da un tecnico che, su incarico di IBM, configurava i nodi SP3 utilizzati all’Università di Firenze per il calcolo numerico delle simulazioni di Dinamica Molecolare ab initio. Dall’allora versione 7.3 ho sempre e solo usato SUSE Linux sul mio computer di casa.

Come mai questa fedeltà, forse un po’ strana in un contesto come quello delle distribuzioni GNU/Linux (soprattutto dopo la prorompente ascesa di Ubuntu)? Credo che, in un ottica di un drastico ridimensionamento della disponibilità di tempo spendibile davanti al mio computer di casa, il motivo sia che SUSE è basata su YAST il che spesso velocizza la risoluzioni dei problemi hardware e software.

Acronimo di Yet Another Setup Tool, è disponibile: sia a riga di comando (utilizza le librerie ncurses), sia in ambiente grafico X.Org (basata su libYUI che fornisce un abstraction layer sovrastante le librerie del desktop environment scelto dall’utente: Qt per KDE/Plasma, Gtk per GNOME, etc.). È un’applicazione (con licenza GPL), che dal 1996 (riscritta nel 1999) consente l’installazione e la configurazione di una miriade di componenti hardware e software del sistema operativo GNU/Linux.

Oltre a farmi risparmiare tempo nella risoluzione delle beghe hardware e software, la presenza di un unica applicazione in grado di raccordare le più disparate componenti indipendenti che rispecchiano l’eterogeneità delle varie comunità Open Source, mi è sempre sembrata una metafora del saggio di Eric S. Raymond “The Cathedral and the Bazaar”. In fine una distribuzione GNU/Linux incentrata su YAST ha l’aspetto di un sistema operativo ben organizzato e più bello. Ahimè questo a non pochi hacker/geek puzza troppo di “uinzoz”.